In dieci anni, Tra il 2001 e il 2010, nel nostro paese i provvedimenti di sfratto emessi per morosità sono più che raddoppiati, passando dai 26.397 del 2001 a 56.147 nel 2010 con un incremento del +108,4%.

E’ l’allarme lanciato dalla Cgia di Mestre sulle difficoltà economiche che stanno vivendo le famiglie italiane che parla di una “analisi impietosa”. Infatti, nonostante una leggera riduzione del numero di famiglie in possesso di un contratto di affitto, tra il 2001 ed il 2009 la diminuzione è stata del 2,9%, la crescita degli sfratti per morosità, come si è segnalato più sopra, ha subito una impennata fortissima.

Alla fine del 2009 (ultimo dato disponibile) il numero di nuclei familiari che viveva in un’abitazione in affitto era di circa 4.215.000, pari al 17,1% del totale delle famiglie italiane. In termini assoluti, la macro area che presenta il numero più elevato di nuclei in affitto è il Mezzogiorno, con 1.424.085 unità.

“Rispetto ad un tempo, commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre, sono mutate anche le tipologie familiari colpite dallo sfratto per morosità. Se fino a qualche anno fa le più interessate erano quelle guidate da lavoratori dipendenti, da pensionati o da persone che erano state espulse dal mercato del lavoro, negli ultimi anni, invece, hanno assunto dimensioni numeriche sempre più preoccupanti anche quelle composte da immigrati, da famiglie con a capo un artigiano, un piccolo commerciante o da giovani titolari di partita Iva che, con l’aggravarsi della crisi, sono scivolate in condizioni di marginalità economica”.

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