Nemmeno le vacanze di Natale e Capodanno permettono di fuggire dalla crisi. Continua anche nel 2011 la riduzione dei cittadini italiani che mettono in conto una vacanza tra il 22 dicembre ed il 6 gennaio del 2012, passando dal 21% del 2010 al 17%, pari a circa 8 milioni di italiani. E’ quanto rileva un’indagine Confesercenti-Swg, da cui emerge che resteranno a casa più di 8 italiani su 10 (83% del totale), soprattutto gli appartenenti alle fasce professionali più basse (operai, casalinghe, pensionati e disoccupati) e le famiglie più numerose, le più colpite dalla congiuntura economica negativa.

Per gli 8 italiani su 10 che non andranno in vacanza durante le feste natalizie o di fine anno, secondo Confesercenti “risulta lampante che la motivazione più forte per giustificare questa privazione è di tipo economica-finanziaria”. Le difficoltà colpiscono soprattutto gli impiegati pubblici, gli studenti, i pensionati ed i disoccupati: tra loro, il 31% dichiara di non avere sufficiente disponibilità economica ed il 15% ritiene che i prezzi siano troppo alti rispetto alle proprie possibilità.

Anche il desiderio di riconnettersi alla famiglia, però, gioca un ruolo importante: il 23% degli italiani rimarrà a casa per stare con i propri cari. Poco più di un italiano su dieci, (il 12%) dichiara invece di preferire altri momenti dell’anno per concedersi una vacanza. In qualunque caso, il problema che sembra impedire di partire in modo omogeneo a tutte le fasce d’età è, come detto, quello finanziario.

Nelle fasce più anziane della popolazione italiana (maggiori di 64 anni) si aggiunge a questo un altro importante problema: la condizione di solitudine o malattia, che convince definitivamente ad approfittare della compagnia dei propri cari almeno durante il periodo natalizio.

Chi parte non resta fuori molto tempo. Una quota molto consistente di rispondenti (78%), infatti, non intende prolungare la vacanza oltre i sette giorni. Scendendo nel dettaglio, la maggiore preferenza (51%) si concentra su una sosta di brevissima durata (dai 3 ai 5 giorni); nonostante questo dato sia in continuità con quanto emerso l’anno scorso, a differenza di quest’ultimo si allarga la quota di persone che decide di regalarsi un paio di giorni in più di riposo.

La meta di viaggio prediletta è ancora il Bel Paese, scelto dal 62%; nonostante ciò, rispetto allo scorso anno, la preferenza è diminuita di 15 punti percentuali. Le regioni italiane più gettonate per trascorrere il periodo di riposo natalizio o di inizio anno nuovo sono il Veneto, seguito dal Trentino-Alto Adige, dal Lazio e dalla Toscana.

Per contro, è aumentata la quota di italiani che decide di trascorrere la pausa natalizia in luoghi internazionali. In particolare, le destinazioni europee sono quelle ad acquistare più punti (da 16% nel 2010 al 27%), selezionate specialmente dai più giovani (18-24 anni) e da coloro che lavorano in proprio. I Paesi stranieri più accattivanti sono la Spagna, la Germania, la Francia e l’Austria.

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