Entro marzo, chi collegherà un dispositivo allo smartphone o al tablet potrà pagare o ricevere pagamenti ovunque, con carta di credito e bancomat. Il primo a pensare al pagamento mobile è stato Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, con Square. Ma l’Italia non è stata a guardare. Così due startupper lombardi, Jacopo Vanetti e Giuseppe Saponaro, 25 anni, hanno inventato Jusp.

“Jusp si collega attraverso la porta audio a tutti i tipi di smartphone e tablet e accetta carte di credito, debito e bancomat. Permette di eseguire transazioni ovunque ci si trovi. Per pagare basta collegare il dispositivo al mobile e utilizzare l’App abbinata gratuita. Scrivi l’importo, digiti il pin e ricevi l’accredito sul conto indicato” spiega Saponaro.

“Siamo andati negli States per studiare il business nel dettaglio e capire come adattarlo al mercato europeo. La differenza è nella tastiera numerica integrata. Square può accettare solo le carte con banda magnetica. Grazie alla tecnologia chip&pin, invece Jusp è in grado di accettare le carte con chip e i bancomat, ed è sicuro contro le frodi” continua uno dei due ideatori.

Sarà molto utile “ai professionisti che si muovono per lavoro, artigiani, commercianti, tassisti. Per chi non fattura abbastanza per sostenere i costi di un dispositivo fisso rilasciato dalla banca e desidera una soluzione che abbia un costo trasparente e facilmente calcolabile”.

Il lancio commerciale è previsto entro marzo. Il prezzo sarà di poche decine di euro e non ci saranno costi di attivazione, canoni mensili né penali per la cessazione del servizio. Sarà applicata una fee per ogni transazione.

Il team di Jusp ha già ricevuto 3mila richieste. L’obiettivo per il 2013 è arrivare a 50mila clienti.

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