Sgranocchiare un quadratino di cioccolato fondente regala momenti di puro piacere. Meglio concederseli, allora, anche quando si è a stecchetto, per gratificarsi e perdere peso con serenità.
Il cioccolato? E’ inutile negarlo: è il cibo degli dei, ma anche un peccato di gola al quale è più difficile resistere. Una vera e propria passione, che di solito è proibita quando si segue una dieta snellente. Ed è allora che il desiderio di addentare la classica tavoletta diventa irrefrenabile. Che cosa fare? Una cosa è certa: concedersi qualche quadretto dell’ambita tavoletta è il modo migliore per mettere d’accordo linea e buonumore.
Per migliaia di persone, il cioccolato è molto di più di una golosità, è una passione che gratifica i sensi e risolleva l’umore, è quasi una dipendenza. Il cioccolato è un alimento energetico, poiché ricco di zuccheri, ma anche un prodotto a basso indice glicemico e in grado di fornire energia immediatamente disponibile.
Il migliore è quello fondente, con cacao amaro superiore al 75%, senza farciture o frutta secca. Si, poi, al cacao amaro in polvere, che gratifica il palato, mantiene tutti i benefici e, oltretutto, è molto meno energetico: un cucchiaino (5 g) aggiunge appena sedici calorie a ogni preparazione.
Il segreto per trasformarlo in un alleato della linea? Non superare la dose prevista. Se la tavoletta, rigorosamente nera, ha quadratini di circa 7,5 g, basta non superare i quattro quadratini, ovvero 30 g in tutto, pari a 152 calorie.
Leggere le etichette nutrizionali, confrontando le varie marche, è il modo migliore per acquistare un cioccolato di qualità, ovvero con un’alta percentuale di cacao amaro e un basso apporto di zuccheri aggiunti.
Sul mercato sono presenti numerosi prodotti con differenti caratteristiche nutrizionali. Di solito, i grassi variano dal 30 al 40% mentre i carboidrati dal 35 al 50%. Prima di mettere la tavoletta nel carrello della spesa, però, occorre controllare che tra i grassi ci sia solo il burro di cacao. Meglio tralasciare, invece, i prodotti che contengono grassi di sostituzione, come il burro di karité, di mango, do kokum, o olio di palma, tutti poco benefici per la salute.