Reagire in modo improprio alle piccole o grandi avversità della quotidianità e fare delle reazioni sbagliate un modus vivendi possono creare in ognuno di noi scompensi energetici e far affiorare malesseri, che a volte si cronicizzano. Per riacquistare il benessere e imparare a gestire le situazioni di stress ci si può avvalere del metodo Grinberg che, con diverse tecniche, insegna a poratre attenzione al corpo e a tutto l’organismo. Affinchè il trattamento sia efficace è necessario che la persona sia fortemente motivata e partecipe. La particolarità del metodo Grinberg è che la scomparsa di un sintomo è permanente: una volta risolto il problema non ci saranno ricadute.

Il metodo è stato ideato negli Anni 70 del secolo scorso da Avi Grinberg, terapista israeliano che, applicando la riflessologia e lo studio dei piedi ai propri clienti, aveva osservato che stavano bene dopo i suoi trattamenti, ma che dopo alcuni mesi subivano ricadute. Decise di scoprire la causa dei malesseri e la individuò nella ripetizione di centi comportamenti, movimenti e pensieri che influiscono negativamente sul benessere psicofisico. Grazie a esperienze personali quali meditazione, yoga e arti marziali, mise a punto il metodo che porta il suo nome e che, dagli Anni 80, si è diffuso in Europa. In Italia si pratica da circa 6 anni.

Per il metodo Grinberg la routine, cioè le abitudini che la persona assume per reagire alle difficoltà, ai dolori e alle paure che le si sono presentati nel corso della vita modificano il suo potenziale di base, cioè quello che era la sua indole originaria, creando squilibri. Il risultato della modificazione è definito potenziale attuale.

Sia il potenziale di base sia quello attuale, ma anche la routine, possono essere individuati dall’operatore osservando la postura, le espressioni e i movimenti della persona ma, sopratutto, con l’analisi dei piadi. A differenza della riflessologia plantare, che individua nella loro pianta i punti corrispondenti a ogni organo, per Grinberg nei piadi si trovano i segni di tutte le esperienze e degli squilibri energetici.

Chiunque, in linea di massima, può avvelarsi dei benefici del metodo Grinberg, purchè non sia colpito da malattie serie. I malesseri di cui ci si può liberare sono, per esempio, i mal di testa e di schiena, la sofferenza cervicale, la stancgezza agli occhi, le difficoltà di respirazione o quelle legate all’apparato gastrointestinale, i dolori alle gambe, i disturbi post-traumatici da stress o posto-operatori.

Il metodo Grinberg può essere utilizzato pe migliorare lo stato di salute di chi soffre di disturbi ricorrenti, di chi ha subito un trauma fisico e nel periodo pre e post-operatorio. In questi casi il lavoro si concentra sulla zona del corpo dove c’è il dolore e si cerca di usare velocemente l’energia accumulata in quel punto, per agevolare l’autoguarigione dell’organismo.

Di

Lascia un commento