Le ultime ricerche in tema di psicologia hanno messo in evidenza che è in aumento la dipendenza da aggiornamento tecnologico. Si tratta di un comportamento che caratterizza alcuni individui, i quali non possono fare a meno di restare al passo con i tempi, acquistando gli ultimi ritrovati tecnologici. A volte questo atteggiamento raggiunge livelli eccessivi.

I prodotti della tecnologia possono creare delle forme di dipendenza che vanno a mettere a rischio il benessere psicologico. Ad esempio in tema di salute mentale è stato dimostrato che la dipendenza dai videogiochi può causare ansia e depressione. Quella dell’aggiornamento tecnologico è una forma di dipendenza molto più attuale, che interessa soprattutto gli uomini dai 35 ai 55 anni di età.

E non si tratta di una dipendenza che si instaura per ragioni lavorative. È come se essi concepissero la tecnologia come un’estensione della loro mente e del loro sé.

Gli strumenti tecnologici diventano parte fondamentale della loro personalità, perché è come se i prodotti tecnologici riuscissero a configurare meglio un’identità traballante. Il continuo desiderio di possedere i prodotti tecnologici non è legato al bisogno di usarli.

Questo problema richiede un approccio terapeutico diverso da quello messo in atto per curare la dipendenza da Facebook, anche se la dipendenza da aggiornamento tecnologico coinvolge molto spesso anche alcuni soggetti che non riescono a far a meno di internet.

La tecnologia è veramente una risorsa importante, ma bisogna stare attenti a non cadere nella trappola della schiavitù in rapporto a un’identità tecnologica, a cui non si riesce a rinunciare, per non incorrere nella formazione di un vero e proprio disagio.

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