I Ciclisti si Stanno Avvelenando

Da un anno a questa parte mi sto dedicando al ciclismo in fuoristrada, quello conosciuto come mountain bike o MTB e ogni volta che si parla di come avere più energia, viene fuori… mangia la pasta… è piena di carboidrati… ti da energia… ecc. ecc. L’importanza di mangiare la pasta credo sia oggi la credenza più diffusa nel mondo del ciclismo… addirittura sento storie di chi la mangia la sera perché avendo una lenta digestione se la ritroverebbe come energia al mattino dopo…

E pensare che anche io avevo questo genere di credenze in passato!!!

Un paio di anni fà, quindi nemmeno tanto tempo fà, ero vegano… addirittura avevo iniziato anche il percorso verso l’igienismo. Tutt’ora credo che l’igienismo sia il massimo in assoluto della purezza per la nutrizione del corpo umano, ma purtroppo oggi insostenibile. L’igienismo è mangiare cibo ingeribile senza bisogno di cottura, quindi tutto ciò che arriva dalla natura, alternandolo a delle giornate di digiuno. Praticando sport, lavorando e vivendo in una società come la nostra è praticamente insostenibile… almeno per me.

Torniamo indietro…

Dopo aver appurato l’insostenibilità dell’igienismo, da parte mia, torno al veganesimo e l’errore che fanno più spesso i vegani, è quello di mangiare più pasta del normale… nella mia testa c’era il ragionamento… tanto sono cereali, vengono dalla natura… un bel giorno mi scontrai con un seguace della dieta Paleo, mi scartavetro il cervello distruggendomi il mito che mi ero creato sulla pasta… mi ha fatto rendere conto di cose che nemmeno immaginavo.

Partiamo da ciò che già sapevo!!!

Prima di continuare mi preme precisare che NON devi credere ciecamente a ciò che sto scrivendo, come è giusto NON credere ciecamente a tutto ciò che si trova online e nemmeno a quello che ti dice l’amichetto del cuore. Quello che leggerai è solo frutto dei miei studi e dei test svolti su me stesso al fine di migliorare le mie condizioni fisiche, le mie prestazioni e la mia salute. Quindi non sono un medico ma sono una persona che ha cercato, testato sulla propria pelle e verificato ciò che leggerai da adesso in poi… ti dico solo che da quando seguo queste semplici regole non mi sono mai più ammalato e in casa nostra non esistono più farmaci, nemmeno la semplice aspirina.

Quindi, che la pasta, essendo farina bianca, diventa colla lo sapevo già da quando ragazzino mi piaceva modellare la carta pesta e la farina bianca è un ottimo collante. Essendo colla si va a depositare tra i villi intestinali creando pericolosissime incrostazioni. Bisogna sapere che dai villi intestinali avviene l’assorbimento dei nutrienti ingeriti con l’alimentazione, quindi se i villi sono incrostati i nutrienti hanno difficoltà ad essere assorbiti dal nostro organismo. Mangiando la stessa mela, una persona con l’intestino pulito acquisisce più nutrienti di una con l’intestino incrostato.

Quindi se la tua alimentazione è particolarmente ricca di farinacei bianchi, raffinati, riduci di molto i nutrienti che arrivano al tuo organismo, la tendenza è quella di avere continuamente fame perché pur ingerendo tanta roba, buona parte di ciò che entra dalla bocca poi la buttiamo in bagno… quando va bene. E si, proprio perché l’intestino che si incrosta, si intasa anche, e la stitichezza regna sovrana… e troviamo persone che non vanno in bagno per giornate intere…

Quindi ho pensato, ok passo all’integrale.

Il problema è l’integrale non esiste. Se vai ad un mulino e chiedi farina integrale, se la persona è seria, ti risponde che non esiste la farina integrale. Quando loro mettono i chicchi di grano nelle macchine, le macchine dividono comunque le parti del chicco di grano, da un lato esce la farina raffinata e dall’altro gli scarti che per noi esseri umani sarebbero un ottimo nutriente. Infatti tra questi scarti ci sono la buccia (crusca) e il germe che contengono proteine, minerali, fibre e le famose vitamine B molto utili per bruciare i carboidrati. Quindi mangi il carboidrato senza ciò che ti aiuta a bruciarlo = grasso viscerale.

Cosa ti vendono per integrale? Farina raffinata + cruschello. Quindi non trovi la farina integrale vera ma farina raffinata con aggiunta di cruschello… colla con qualche scaglietta di crusca, il germe di grano nel frattempo si è andato a fare friggere da qualche altra parte… e questo quando ti va bene. Certe volte, nelle confezioni trovi scritto “con” farina integrale che non vuol dire “di” farina integrale. Quindi la percentuale di cruschello in confronto alla farina raffinata è molto più bassa… una vera presa per i fondelli.

Poi è arrivato il glutine…

Più che arrivato, ne siamo venuti a conoscenza grazie alla Celiachia. Anch’esso è un forte collante, anzi, più glutine c’è meglio incolla la farina, più compatto è un impasto… e più si incolla, più incrosta… Inoltre il glutine non fa male solo ai celiaci ma a buona parte delle persone, non a caso una delle cause della sindrome dell’intestino irritabile è proprio l’assunzione di glutine… per assurdo anche se non ti hanno diagnosticato l’intolleranza al glutine. Se soffri della sindrome dell’intestino irritabile prova a ridurre gli alimenti contenenti glutine per almeno un mese, verificherai su te stesso.

Indice glicemico???

Un’altra cosa che spesso sottovaluta chi mangia pane e pasta è l’indice glicemico. Questo indice misura la capacità che ha un alimento di produrre zucchero (glucosio) nel sangue, più è alto e più si alza la glicemia dopo averlo assunto. Pane e pasta hanno un indice glicemico alto, non a caso sono una delle cause di diabete. Mantenendo la glicemia alta per troppe ore… si parla di ore, non di giorni… si può andare incontro a disidratazione e ad altre conseguenze correlate gravi, fino a danneggiare l’organismo: i reni, il cervello, le arterie. L’unico modo per non far alzare la glicemia mangiando pasta sarebbe non superare i 40gr… chi ne mangia solo 40gr? Sento ciclisti che ne mangiano 200-300gr… hai idea cosa accade a livello glicemico? Hai dei picchi glicemici assurdi e ovviamente poi dei crolli altrettanto assurdi.

Mamma mia, c’è anche l’amido…

E si, buona parte degli alimenti contenenti carboidrati, contengono anche amido e troppi amidi ingeriti costituiscono uno dei fattori preponderanti nella predisposizione a reumatismi, artrite, gotta. Gli alimenti contenenti amido sono: grano (pane e pasta), riso, mais, avena, orzo, segale, sorgo, miglio, patate, manioca, igname, taro, tania, fagioli, piselli, ceci, lenticchie, fave, banane, mango, mele… questi alimenti sono chiamati anche complessi, sono più difficili da digerire quindi da bruciare = è più facile che si trasformino in grasso che in energia.

Che cavolo mangio per produrre energia?

L’ideale sono i carboidrati semplici contenuti in frutta (tranne banane, mango, mele), frutta a guscio (noci, nocciole, mandorle, pistacchi), verdura, alghe. Io per esempio ogni mattina mangio mezzo chilo di frutta di stagione e durante la giornata mangio frutta a guscio, verdure… dove abito non è semplice reperire alghe… il problema rimane per chi va in bici, l’energia della frutta dopo un pò svanisce e non ci possiamo portare un chilo di frutta da mangiare durante il giro in bici… infatti l’ideale è caricare poco a livello glicemico ma farlo spesso… e qui entrano in gioco gli snack totalmente di frutta da mangiare ogni ora, i carboidrati in gel monodose, oppure la versione più pratica che preferisco, i carboidrati in borraccia a diverso rilascio… ovviamente anche io ogni tanto sgarro con carboidrati complessi e per bruciarli utilizzo un integratore di vitamine B… ad ogni problema c’è una soluzione 😉

Perché amo la nutrizione

Spesso mi viene chiesto il perché ho deciso di dedicarmi alla nutrizione. Tempo fa pesavo 15kg in più del mio peso forma, non mi sentivo a mio agio e ogni volta che mi piegavo ad allacciarmi le scarpe, avevo un flash: mi vedevo in ospedale, su una barella con la flebo attaccata e mi portavano d’urgenza in rianimazione… era un incubo.

Quest’incubo mi ha fato scattare la scintilla

Qualcuno pensa che io sia esagerato a pensare queste cose, fatto sta che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato ufficialmente che il 30% dei tumori nei paesi industrializzati è direttamente collegato all’alimentazione, negli altri paesi scende al 20%. La cosa assurda è che più si cresce come industrializzazione e più cresce la percentuale di tumori direttamente collegati all’alimentazione.

Sono esagerato?

Vai su google e cerca. Poi se solo grazie a queste pagine posso aiutare 1 sola persona alla settimana a rimettersi in forma, a correggere l’alimentazione, ne avrò aiutate 52 l’anno. E visto che questo sito esiste dal 2007, cioè 7 anni, ne ho già aiutate 364 e grazie ai social network possiamo aiutare insieme più persone possibili, basta condividere solo ciò che realmente ti piace.

Poniamo il caso che il tumore sia esagerato!

Può starci… ma una cosa di certo non è esagerata: dalle osservazioni cliniche degli ultimi trent’anni si evince che non mangiamo per niente bene e addirittura è difficile sapere da dove proviene il cibo. Secondo alcune statistiche, mangia davvero bene soltanto una percentuale compresa tra il 2 e il 5%… tu personalmente, ti sei mai chiesto se mangi bene? E cosa più importante…

Cosa vuol dire mangiare bene?

Di sicuro NON mangiare ogni giorno pane e pasta, cibi pronti, fritti, insaccati, bere bibite gasate… preferire cibi sani e se ne conosciamo la provenienza è anche meglio. Preferiamo frutta e verdura locale, di stagione… mangiarne varia, di tutti i colori. Preferiamo carni allevate in zona, all’aperto, nutrite ad erba… pesci di mare NON di allevamento. Evitiamo latte e latticini in genere, i cibi contenente glutine anche se non siamo celiaci… è abbastanza semplice, basta stare più attenti nel fare la spesa 😉

Il latte fa bene alle ossa?

Ormai da anni scrivo sulle problematiche che può causare l’assunzione di latte vaccino e appena ho visto questo video mi si è aperto il cuore… finalmente anche i medici iniziano a rendersene conto… anche se finché sono pochi, qualcuno contro lo hanno sempre 😉

Ecco il video del Dr. Berrino…

 

Per chi non lo conoscesse, il Dr. Berrino è il Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Oltre ad essere il promotore del progetto Diana per la prevenzione alimentare del carcinoma mammario, è coordinatore della ricerca sulla sopravvivenza dei malati di tumore in Europa.

Autore di numerosi saggi e libri, è diventato noto al vasto pubblico nel marzo del 2009 grazie ad un servizio durante la trasmissione di Milena Gabanelli “Report” che lo ha inserito nella sua domenicale “Good News”, la buona notizia che chiude la trasmissione. Con i suoi video girati in “presa diretta” nei supermercati ci informa dettagliatamente su quali alimenti preferire ad altri per migliorare la nostra salute e su come sia possibile curare e prevenire il cancro attraverso una sana alimentazione.