Le giornate in classe non sono una passeggiata. Ogni giorno gli studenti hanno bisogno di tanta energia, buona memoria e mente sveglia per affrontare al meglio le spiegazioni, le interrogazioni e le verifiche. La dieta può venire in loro aiuto: imparare a scegliere i cibi più adatti, ma anche a programmare gli orari degli spuntini può fare la differenza. Ecco come nutrire la memoria e il cervello.

La colazione dovrebbe essere il primo vero e proprio pasto della giornata: invece spesso non è nemmeno uno spuntino. La maggior parte dei ragazzi italiani non fa colazione o ne fa una inadeguata. Spesso gli studenti tendono ad andare a dormire tardi e a svegliarsi all’ultimo minuto, sacrificando questo pasto.

Il 20% circa delle calorie giornaliere deve arrivare dalla colazione; solo in questo modo, il bambino ha a disposizione energie sufficienti per affrontare gli impegni scolastici. Senza, al contrario, può faticare a concentrarsi. Il pasto mattutino può comprendere una parte liquida, come una tazza di latte o un vasetto di yogurt, e una solida come cereali o pane con marmellata.

Frutta e verdura in abbondanza. Sono ricche di vitamine e minerali che proteggono le cellule nervosa, migliorando anche le capacità di apprendimento. La vitamina C favorisce la circolazione a livello cerebrale. Le vitamine B regalano energia e vitalità. Il magnesio riduce l’ansia, aumentando la concentrazione, e il ferro è fondamentale contro la fatica mentale.

Ogni studente dovrebbe consumare uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Attenzione, però: non devono essere pasti sostitutivi o aggiuntivi, ma piccoli snack per ricaricarsi e affrontare tutti gli impegni fino al pasto successivo con lucidità mentale e prontezza fisica, senza sentire troppa fame. Questi spezza fame devono essere vari, anche per abituare i ragazzi a mangiare alimenti diversi e a combattere la monotonia a tavola. La frutta è ottima, soprattutto per chi ha problemi di sovrappeso.

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