L’allarme è nascosto un due percentuali in apparenza innocenti: il 40% dei bambini salta lo spuntino di metà mattina e il restante 60% mangia ogni giorno lo stesso cibo: un panino o un pezzo di pizza. Abitudini assolutamente sbagliate per affrontare in modo sano la giornata, ma anche per imparare corrette abitudini alimentari, che restano per tutta la vita. Oggi, poi, che la maggior parte dei figli resta fuori casa tutto il giorno fin dall’infanzia, diventa davvero importante insegnare loro a nutrirsi nel modo corretto. Un compito non certo facile, soprattutto se sono già grandi, perchè sono più restii ad accogliere questi consigli.

I risultati di un recente studio americano hanno sfatato una convinzione fino ad ora condivisa da tutti gli esperti: gli snack e le bibite “junk food” in vendita alle macchinette automatiche a scuola non appesantirebbero la linea dei ragazzi. Contano molto di più le abitudini imparate negli anni della scuola materna ed elementare rispetto al desiderio di merendine suscitato dalla loro vista nei distributori automatici nei corridoi delle scuole medie e superiori.

Due sociologi americani sono arrivati a questa conclusione, ossia la lotta ai chili di troppo deve iniziare precocemente. Gli studi hanno dimostrato che molti bimbi sviluppano i propri comportamenti alimentari e il gusto per alcuni cibi, piuttosto che per altri, già in età prescolare. Le abitudini imparate da piccoli si consolidano crescendo, quindi le tentazioni alle quali i bambini sono esposti a scuola non sono molto importanti. Come organizzarsi, allora, per offrire ai bimbi una merenda nutrizionalmente corretta? Ecco una serie di consigli pratici per raggiungere il risultato anche a lungo termine.

Come prima cosa evitare liste di cibi buoni e cattivi: per i bambini più piccoli sono incomprensibili e per i più grandi costituiscono un elemento di potenziale trasgressione. E’ fondamentale parlare chiaro fin da subito: occorre spiegare perchè un cibo è importante e perchè è importante che venga consumato nel momento giusto.

Se i bambini li chiedono, ogni tanto si può concedere qualche sfizio. Due o tre alimenti non proprio naturali alla settimana sono concessi: non avranno conseguenze negative sulla salute del bambino e non saranno il mito da sfatare o il cibo proibito da mangiare di nascosto.

Prima si insegnano le giuste regole, meglio è. Diventeranno abitudini facili da seguire soprattutto quando i bambini saranno più grandi. Iniziare non è sempre facile, può essere utile mettere in atto qualche trucchetto. Tagliare il cibo in forme giocose, costruire piccoli spiedini, offrire porzioni tagliate a bocconcini sono strategie utili con i più piccoli, che tendono a rifiutare la frutta.

Con i più grandi, si può provare a imitare un loro comportamento frequente, ossia la tattica dello sfinimento: la frutta di stagione non dovrà mai mancare in casa e dovrà essere proposta a colazione, allo spuntino mattutino e a merenda. Con i più grandi, l’esempio dei genitori è fondamentale.

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