Secondo il naturopata Peter D’adamo, il segreto di una perfetta forma psicofisica è scritto nel proprio gruppo sanguigno: 0, A, B, o AB. Si hanno così quattro costituzioni, ognuna delle quali racchiude in se un patrimonio genetico frutto di millenni di evoluzione. Il gruppo sanguigno sarebbe il risultato di un’alimentazione naturale e di uno stile di vita vincente, strettamente legato alla capacità di sopravvivere adattandosi all’ambiente.

Una volta ingerito, ogni alimento interagisce con il sangue provocando una reazione biochimica che può essere benefica o, invece, dannosa. Il processo è innescato dalle lectine, sostanze presenti nel cibo e nel nostro organismo, ma che avvolte il sistema immunitario non riconosce e, dunque, attacca come se fossero nemiche.

Questa reazione è innescata da un recettore (antigene) situato sulla membrana dei globuli rossi che, da una parte, intercetta le lecticine imcompatibili dando via alla produzione di anticorpi e, dall’altra, caratterizza il grupo sanguigno. Il gruppo a, infatti, possiede l’antigene A; il B ha l’antigene B, il gruppo AB li ha entrambi mentre il gruppo 0 ne è privo.

Secondo Peter D’Adamo, il sovrappeso e vari disturbi sono dovuti a una dieta errata per il proprio sangue. Le lecticine del cibo incompatibili fagocitano i globuli rossi dando il via a un circolo vizioso che ostacola la digestione e l’assimilazione dei nutrienti. Questa condizione rallenta il metabolismo, favorisce l’accumulo di adipe e la comparsa di numerosi disturbi come intolleranza al cibo, gonfiore, ritenzione idrica e cattiva circolazione.

Il naturopata ha tracciato quattro individualità biochimiche ben definite: il gruppo 0 è il cacciatore; il gruppo A è l’agricoltore; Il gruppo B e il nomade e il gruppo AB è l’enigmatico.

Il tipo 0 o il cacciatore: è il più antico di tutti e deriva dai popoli primitici dediti alla caccia. Per il tipo 0, privarsi del cibo significa sottoporsi a stress, perciò non deve digiunare ma portare sempre con sè uno spuntino. Il principale responsabile del sovrappeso del cacciatore è il glutine del grano e di altri cereali. Per dimagrire, allora, si a una dieta povera di carboidrati e ricca di proteine. Per non caricare le arterie di grassi saturi, occorre preferire la carne bianca e i tagli magri. Si, poi, al pesce che fornisce gli omega3 e lo iodio. Infine, per contrastare l’acidità è importante bilanciare la dieta proteica aumentando le porzioni di frutta e verdura.

Il tipo A l’agricoltore: caratterizza il primo vegetariano, un antenato che ha modificato il proprio stile di vita per dedicarsi all’agricoltura. Il tipo A sarebbe privo di alcuni enzimi indispensabili per la corretta scomposizione delle proteine; ha una digestione lenta ed è esposto a disturbi che colpiscono la circolazione sanguigna. Se mangia cibi inadatti è soggetto a ritenzione di liquidi. Dovrebbe eliminare la carne rossa e limitare la bianca, privilegiando il pesce, le proteine verdi, la frutta e la verdura.

Il tipo B il nomade: questo tipo è un antenato dedito alla pastorizia. Di solito, che ha questo gruppo è una persona adattabile e creativa, ha una buona digestione e un sistema immunitario forte e combattivo. Se fuori forma, però, può essere soggetto ad affaticamento e disturbi come diabete e malattie autoimmuni. Dunque deve eliminare i cibi responsabili del sovrappeso: pollo, cibi ricchi di conservanti o di zuccheri semplici.

Il tipo AB l’enigmatico: comparso appena 1.000 anni fa, il gruppo AB è il più recente e raro; si è affermato in seguito alla vittoria dei barbari (B) sui romani (A). Ereditando le caratteristiche di entrambi i tipi, ha un sistema immunitario forte e una migliore difesa contro le infezioni, ma anche una maggiore difficoltà a riconoscere certe sostanze. Il suo metabolismo è poco efficiente. Dovrebbe programmare pasti piccoli e frequenti e mangiare prodotti a base di soia.

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