Conosciuta fin dal 1800 e adoperata contro il colera, la canfora è una sostanza vegetale i cui componenti vengono purificati e venduti a blocchetti. Fino a qualche decennio fa in Europa la canfora veniva usata come regolatore cardiaco, perchè ha un’effetto stabillizante sulla pressione del sangue. Oggi la medicina occidentale non la usa più, ma resta un rimedio valido e sfruttato nelle medicine ayurvedica, omeopatica e tradizionale cinese. Vediamo le sue proprietà principali:

Disinfettante. La canfora è formata da sostanze chiamate terpeni aromatici che hanno un’azione purificante e antisettica. Per questa argione ancora oggi si usa come disinfettante, soprattutto negli armadi, contro parassiti come le tarme, e contro gli insetti. Fino a qualche anno fa veniva usata anche come vermifugo.

Mucolitica. La canfora è un potente dilatatore delle vie nasali e per qesto viene usata tuttora per alleviare i sintomi di raffreddori, bronchiti e per le infiammazioni delle vie respiratorie. I suoi vapori acri provocano come reazione la dilatazione di narici e bronchi. La canfora è un mucolitico, aiuta a espettorare il catarro: quindi, usata con regolarità, calma la tosse. Spalmata sotto forma di unguento sul petto è un rimedio diffuso per alleviare questo tipo di disturbi nei bambini ma è controindicata per i neonati e per i bambini sotto i 2 aani.

Lenitiva. Sotto forma di unguento, la canfora produce calore nei tessuti e riduce il senso di stanchezza muscolare, i dolori delle articolazioni e i reumatismi. La canfora viene utilizzata anche per scaldare i muscoli, specie in caso di attività sportiva durante l’inverno, oltre che come lenitico in caso di traumi. Agisce sui nervi vasomotori (che restringono e dilatano i vasi del sangue) e migliora il microcircolo, provocando una vasodilatazione superficiale che produce calore e migliora l’afflusso di sangue ai tessuti, facilitando l’apporto di ossigeno e nutrienti e l’eliminazione delle tossine dal muscolo dopo un intenso sforzo.

La canfora può essere usata per tantissimi disturbi soprattutto sotto forma di olio essenziale: per i disturbi dell’apparato respiratorio, per dolori muscolari e articolari, contratture reumatismi, insonnia, per l’acne e la purificazione della pelle, per le punture di insetti. Come rimedio di tipo omeopatico è usata per: collasso della pressione arteriosa, stadi iniziali di influenza e tutti gli stati di malessere provocati dal freddo.

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