Per la salute del nostro cervello bisogna fare attenzione ai troppi stimoli multimediali. In effetti non bisogna dimenticare che oggi siamo sottoposti a un’interazione molto complessa e intensa con gli strumenti della tecnologia. Messaggi di posta elettronica, social network, cellulare, navigazione in rete: tutti elementi che, se protratti in maniera eccessiva, rischiano di confondere la nostra mente.

Il cervello riesce ad essere flessibile, ma una grande quantità di dati e di azioni da compiere all’insegna della multimedialità rischia di mettere in pericolo l’efficienza del suo funzionamento. A fare il punto sulla situazione è stato uno studio portato avanti presso l’Università di Stanford. Le conseguenze negative sarebbero soprattutto per la memoria, sia per quanto riguarda la capacità di memorizzazione a lungo termine che per la memoria a breve termine. Per questo gli esperti consigliano di mettere in atto quella che si potrebbe definire una vera e propria “dieta tecnologica“.

Una ricerca precedente ha fatto notare che il cervello in sovraccarico non è capace di elaborare nemmeno i drammi. Sottoposti a continui e irrefrenabili stimoli multimediali, i soggetti non sarebbero più capaci di distinguere fra un compito e l’altro. Individuare la predisposizione del nostro cervello alla multifunzionalità può certamente essere d’aiuto, ma è comunque opportuno evitare l’eccesso di informazioni, difficile da gestire nell’ambito dei processi mentali.

Gli esperti hanno espresso la loro preoccupazione soprattutto per il fatto che queste informazioni multimediali che arrivano al nostro cervello sono prive di contenuti emotivi. Da questo punto di vista non è possibile prevedere le eventuali conseguenze che ne possono derivare.

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