L’occhiata agli sms sullo smartphone appena alzata, la stessa strada per andare al lavoro, il biscotto a metà mattina mentre si studia davanti al computer. La nostra giornata è fatta di molte, piccole routine: gesti quotidiani, sempre uguali, che si ripetono quasi inconsapevolmente. Secondo una ricerca della Duke University il 40 % delle azioni compiute da una persona ogni giorno sono frutto di abitudini, non di decisioni. Le abitudini ci condizionano e, spesso, sono la causa di una certa, indefinibile, insoddisfazione.

Le abitudini siamo noi: fanno parte del nostro comportamento e ancora di più mostrano agli altri quello che siamo. Le nostre routine ci rendono più prevedibili ma nello stesso tempo segnano delle regole invisibili che aiutano il rapporto con gli altri.

Eppure cambiare abitudine è un’esigenza sotterranea ma molto avvertita: esplode in modo appariscente in periodi topici come all’inizio dell’anno, dove assume la forma ambigua del buon proposito, e nei momenti di passaggio della vita, il matrimonio, il trasferimento in una nuova città…

Cambiare diventa importante quando le abitudini si trasformano in una gabbia che impedisce di esprimersi al meglio. Bisogna allora ritrovare flessibilità per riscoprire parti di sé diverse e fare posto alle sorprese piacevoli che la quotidianità può riservare.

Quanto tempo occorre per modificare un’abitudine, per esempio per cominciare a fare ogni giorno una sana passeggiata prima di andare a lavoro? Secondo alcune teorie psicologiche bastano 21 giorni. Secondo altri sono necessari 90 giorni perché la nuova routine entri a far parte stabilmente nella nostra vita. In realtà è sempre qualcosa di personale. Non bisogna mai rimandare, ma, una volta presa la decisione, bisogna darsi il giusto tempo.

Se vogliamo cambiare è anche perché qualcosa nella nostra vita non ci soddisfa pienamente. Non a caso nella lista delle abitudini da cambiare ci sono spesso quelle che si rivelano dannose e/o noiose: muoversi poco, mangiare in modo sregolato, trascurare hobby, amicizie e interessi… Il primo passo, allora, è fare un check interiore per capire cosa vogliamo. Solo dopo che si è visto con più chiarezza cosa si desidera davvero, si possono fissare nuovi obiettivi.

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