La Tragica Fine dei Networker Senza Lista Nomi

Il numero di persone che trovi sui social è enorme, pensa che solo gli utenti Facebook nel 2015 supereranno il numero degli abitanti in Cina… oltre 1 miliardo di persone collegate tra loro e le trovi tutte a distanza di un click. Si sa, molte di queste nemmeno lo usano, quindi anche se li contatti fai un buco nell’acqua… una buona parte di queste è un utilizzatore assiduo… c’è chi lo usa per piattaforma game… chi per gridare al mondo i propri principi… chi per avere compagnia e cerca amici di tastiera…

Buona Notizia? O Cattiva Notizia?

Diciamo che se vogliamo portare avanti la nostra attività tramite FB, sicuramente avremo difficoltà a parlare con una persona che non si collega mai, come avremo difficoltà a convincere chi ci sta per altro… come scrivemo prima… giocare, strillare i propri principi, in cerca di compagnia. E anche se per caso convincessi qualcuno di questi ultimi, cercherà di portare avanti l’attività nello stesso identico modo…

E’ facile… se mi dicono NO me ne frego…

La paura del rifiuto è il primo motivo per cui le persone non iniziano a fare Network Marketing… peccato che se non accetti il rifiuto non avrai successo in nessuna attività. Accettare il rifiuto è fondamentale. Pensa ad uno sportivo, quante gare perde prima di vincere? Sono tutti rifiuti che deve accettare per crescere… Pensa ad un professionista, quante porte in faccia si prende prima di diventare famoso? Sono tutti rifiuti che deve accettare per crescere. Parliamoci chiaro… Senza Porte in Faccia NON si Cresce!!!

Quante probabilita’ ha di riuscire chi non accetta le porte in faccia?

Z E R O

La dimostrazione di quello che scrivo è la morte di tutti quei fanatici del Network Marketing Senza Lista Nomi… ne avevo parecchi in struttura… anche di nomi importanti in questo mondo Senza Lista Nomi… tutti morti… fatturato zero… bravissimi a parlare, scarsissimi a fare risultati. ATTENZIONE!!! Non sono scarsi loro, alcuni sono veramente in gamba in ciò che fanno… semplicemente è scarso il loro sistema di fare Network Marketing. Non parliamo poi di quel filone che cerca di sponsorizzare chi sta negli altri network… stendiamo un velo pietoso.

Sui social veramente puoi trovare il mondo…

Ma poi devi portarli alle origini del network, sentendoli al telefono, incontrandoli di persona, affiancandoli ai primi incontri, aiutandoli a crescere. Questo è quello che ho fatto sin dall’inizio e quello che facciamo tutt’ora, ogni singolo giorno, con il mio Team. Ho creato un sistema che genera contatti online o che gestisce le mie conoscenze FB, da lì vengono “lavorati” dal sistema, ma poi la prima cosa che facciamo è sentirli al telefono. Le persone hanno bisogno di capire se c’è realmente un individuo dall’altro lato… non vogliono avere a che fare con un computer o con un autorisponditore. Ovvio che un autorisponditore può essere di supporto ma non fa il business.

Il Network Marketing è un business tra persone e funziona da persona a persona…

Le persone vogliono essere seguite, coccolate, formate, e questo è tutto quello che gli diamo per farle crescere. E’ vero che lavoriamo online, ma abbiamo 3 serate formative a settimana, sono 12 al mese, 144 l’anno. Ti rendi conto? Su 365gg, noi diamo formazione per 144gg… ma chi cavolo lo fa? E poi supporto telefonico, email, whatsapp… manco per un franchising da 100 mila euro ricevi tutta questa assistenza… In pratica, se vuoi avere successo devi fondere i due mondi Internet-Realtà…

Diversamente sparisce tutto in un buco nero

Si possono fare soldi seri in periodo di crisi?

Che non si fanno soldi o si fallisce in questo periodo a causa della crisi, e’ una gran balla… vediamone insieme i motivi…

1° In Italia, il paese della crisi, Assogestioni calcola che fondi e gestori patrimoniali amministrano un patrimonio superiore a 1560 miliardi con una crescita di oltre 200 miliardi nell’arco di 12 mesi… I milionari, come rivela Credit Suisse, non sono mai stati tanti come adesso. L’esercito dei ricchi può contare su quasi un milione e 600 mila famiglie. Nel 2011 erano meno di un milione e 400 mila. Sono oltre 200 mila milionari in più. Grazie alla crisi.

2° Cio’ non toglie che ci sia gente povera e che non arriva a fine mese… e c’e’ anche gente povera che pur di avere qualcosa che “realmente” vuole, farebbe carte false pur di averla. E questi li riconosci che ti dicono di non aver soldi e hanno un iphone in tasca, o vestono firmato. Cio’ dimostra che se vogliono realmente qualcosa, i soldi li trovano… se vogliono realmente qualcosa, sono disposti anche a fare la fila di notte, pur di averlo prima degli altri… In pratica se non comprano da te, e’ solo perche’ non sei riuscito a stimolarli nel modo giusto.

3° Infine trovi le persone che veramente sono senza soldi, che non hanno un iphone, che non vestono di marca… al massimo hanno qualche falso addosso comprato al mercato… che a volte rinunciano anche a spendere sul cibo, comprando schifezze all’hard discount e poi… li trovi al bingo a spendersi tutti soldi che hanno in tasca.. o al tabaccaio a comprare gratta e vinci da 20 euro. Questa e’ la follia piu’ folle, sperano di far soldi NON lavorando. Peccato che TUTTI, non se ne salva nemmeno uno, quelli che hanno vinto una lotteria e non avevano mai avuto soldi, dopo qualche anno si sono ritrovati piu’ poveri di prima.

Una legge universale dice che: se non sei cio’ che vuoi essere e’ solo perche’ compi delle azioni che ti appagano come individuo e non il mondo che vuoi conquistare.

Se vuoi eccellere nel tuo sport preferito, non basta andarti a fare la partitella che ti appaga a livello personale, devi farti il culo e fare anche cose che odi fare, cose che ti fanno soffrire, cose che richiedono rinunce… devi appagare lo sport, non te stesso. Se vuoi eccellere nello studio, non basta studiare cio’ che ti appaga a livello personale, devi farti il culo e studiare anche cose che odi studiare, cose che ti fanno soffrire, cose che richiedono rinunce… devi appagare l’universita’, non te stesso. Se vuoi eccellere nella tua professione, non basta fare quella parte del lavoro che ti appaga a livello personale, devi farti il culo e fare anche cose che odi fare, cose che ti fanno soffrire, cose che richiedono rinunce… devi appagare il mercato, non te stesso.

E se non vinci nel tuo sport preferito, quello in cui ti alleni tanto, a modo tuo, facendo solo cio’ che ti appaga… se non riesci laurearti, pur studiando tanto, ma solo le materie che ti appagano… se non sei ricco con la tua attivita’, pur ammazzandoti la vita, ma compiendo solo azioni che ti appagano… questa e’ la punizione della legge univerale… non ci sono vie di scampo.

Per essere superiori alla media, bisogna compiere azioni superiori dalla media… fare sacrifici, ascoltare chi ha piu’ esperienza di noi (non di anni ma di risultati), accettare di far cose che si odia fare, ma che sai che alla fine sono queste che ti portano il risultato… senza sacrifici non si ottiene nulla… vincere facile e’ solo una presa per il culo… imprimitelo bene in testa!!!!

Stai Mangiando Ancora Pane e Pasta OGM?

Da diverso tempo non mangio pane e pasta quotidianamente, al massimo una volta a settimana, questo perché in passato qualcuno mi ha fatto notare che non è proprio salutare… ma di questo ne scrivo abbondantemente sull’articolo precedente e non vorrei essere ripetitivo… in questi giorni però sono venuto a conoscenza di informazioni fuori dal mondo, cioè, si avevo sentito parlare di farine OGM ma non avevo mai approfondito l’argomento… anche perché pensavo… esiste in Europa una legge che obbliga l’etichettatura, quindi dovrebbe essere abbastanza evidente se un alimento è OGM o meno…

E invece no… c’è mezza truffa!!!

Gli OGM importati o prodotti nell’Unione Europea devono infatti essere identificati con un codice che viene trasmesso dagli operatori lungo tutta la catena alimentare e la loro presenza negli alimenti deve essere indicata in etichetta se superiore allo 0,9% (0,5% per quelli in corso di autorizzazione), mentre non è ammesso alcun margine per gli OGM non autorizzati. La presenza di OGM – precisa la Coldiretti – deve essere indicata su tutti gli alimenti venduti preconfezionati e sfusi. In particolare ingredienti, additivi e atomi prodotti a partire da OGM sono assoggettati all’obbligo di etichettatura OGM che vale anche nelle ipotesi in cui non siano rilevabili tracce di proteine/DNA geneticamente modificato (esempio prodotti raffinati come olio di semi OGM). A questo punto ti faccio una domanda…

Hai mai visto la scritta OGM sull’Olio di Semi???

Io no, al massimo qualcuno che scrive NO OGM… e visto che buona parte della soia (seme più diffuso da dove si estrae l’olio) importata in Europa è dichiarata apertamente OGM, perché qualcuno che produce NO OGM, non dovrebbe scriverlo sulla confezione? Sarebbe uno stupido…. quindi il dubbio mi assale e mi assale anche per pane e pasta perché più di 40 anni fà, non ieri, ma 40 anni fà qualcuno ha modificato geneticamente il grano italiano… e questo non me lo sto inventando io o il primo che passa, è dichiarato apertamente come vanto nazionale…

Il Centro Studi e Ricerche Nucleari Casaccia del CNEN (poi ENEA) ha generato il grano duro Creso, ottenuto da un incrocio tra una varieta’ messicana, la Cymmit, e una italiana, la Cappelli, la quale era stata precedentemente sottoposta a bombardamento con raggi X. Insomma Cymmit più il mutante di Cappelli Cp B144. Ovviamente non si ottiene pasta radioattiva, cioè il nostro piatto di pastasciutta non emette radiazioni… ma sempre modificato è… peccato che non è scritto su nessuna confezione… per chi vuole maggiori dettagli sulla modificazione genetica del grano italiano in questa pagina se ne parla abbondantemente…

Un paio di info (interessi) veloci veloci presi da questa pagina…

“…Negli anni 1965-70 il fabbisogno annuo di grano duro nei Paesi della CEE di allora, si aggirava sui 40 milioni di quintali. Il 50% di tale fabbisogno era soddisfatto con la produzione interna, il 30% importato soprattutto da Canada, USA e Argentina, il 20% costituito da granito di frumento tenero. La produzione italiana era intorno ai 17 milioni di quintali, con una produttività media di 12 quintali per ettaro. Le previsioni indicavano per il 1975 un fabbisogno per la CEE di 50 milioni di quintali. La produzione interna veniva pertanto incentivata con una integrazione significativa…”

“…Tra le nuove linee selezionate apparve subito emergere la linea FB55, con piante basse e vigorose, spighe molto fertili, resistente alle malattie e in particolare alle ruggini. Fu iscritta con il nome Creso. Selezionata nei laboratori del Centro della Casaccia da un incrocio fra un grano mutante (B144) radio indotto dal Cappelli e una linea del Centro Internacional de Mejoramento de Maize & Trigo, si rivelò ben presto di grande interesse agronomico e industriale per l’elevata produttività in campo e la buona qualità di pastificazione…”

“…Iscritta nel 1974 nel Registro Nazionale delle varietà di grano duro, in pochi anni diventò la varietà più coltivata in Italia (già nel 1982 rappresentava il 60% della semente di grano duro certificata) facendo raddoppiare la produzione italiana di grano duro a parità di superficie. La varietà incontrò subito il favore degli agricoltori più preparati che, impiegando moderne tecniche agronomiche di coltivazione, raggiunsero in Italia Centrale produzioni uguali o superiori a quelle del frumento tenero. L’agricoltore fu favorevolmente impressionato dall’aspetto della granella di Creso, dalla adattabilità di tale varietà e dalla positiva risposta ad ogni miglioramento della tecnica colturale…”

Ma questa mutazione cosa ha causato in noi?

Molti, tanti, sostengono fondata l’ipotesi, che la modifica genetica delle varietà di grani moderni, sia correlata ad una modificazione della loro proteina, e in particolare di una sua frazione, la gliadina, che è un proteina basica, dalla quale per digestione peptica-triptica, si ottiene una sostanza chiamata frazione III di Frazer, alla quale è dovuta l’enteropatia infiammatoria e quindi il malassorbimento (intolleranza al glutine e allergie)…

Non avendo gli strumenti per confermare o meno questo, mi affido a ciò che noto… guardacaso negli ultimi decenni anni sta avvenendo un vero e proprio boom di celiachia e intolleranze alimentari… sarà un caso? Nell’incertezza già da un pò di tempo ho deciso di mangiare solo sporadicamente qualsiasi tipo di farinacei… non si sa mai avessero ragione…

E in questi giorni, ho avuto un’illuminazione!!!

Il grano duro Timilia… un’antica varietà tardiva autoctona della Sicilia. E’ una varietà di frumento con il chicco scuro che resiste bene alla siccità. In Sicilia, ma anche nel resto d’Italia, è conosciuto con i nomi dialettali: tumminia, timminia, trimminia. Si tratta di una varietà antica di grano duro a ciclo breve, si semina a marzo nelle zone collinari e per questo motivo è chiamato anche grano marzuolo. Storicamente, la sua coltivazione serviva solo per il sostentamento delle famiglie contadine, ma anche come “moneta” di scambio, tanto che il Timilia era considerato uno dei grani che costituivano la base dell’economia agricola di questo territorio. La sua pianta ha un apparato radicale molto forte, una spiga allungata, un gambo resistente e sottile che arriva oltre il metro di altezza ed un piccolo seme di colore ambrato scuro. Con la farina Timilia si può preparare il pane a lievitazione naturale o la pasta fatta in casa.

Cosa ha di particolare?

Prima di tutto, la Farina di Timilia è ottenuta dal lento sfregamento delle macine a pietra, quindi niente marchingegni industriali. E questa lavorazione la rende una vera farina integrale, non come quelle finte di cui parlo nell’articolo precedente… infatti è l’unica farina che contiene ancora il germe di grano, quindi gli oligoelementi (minerali) in esso contenuti. Contiene la crusca, ricca di fibre e vitamine B… e notizia delle notizie… è a basso contenuto di glutine…

Sai perché è stato messo in ombra dal Creso?

Produrlo costa molto di più, a causa delle sue spighe alte, del basso rendimento per pianta, della delicatezza… dopo tutto viene dichiarato direttamente dal “Centro di Studi Nucleari” che ha bombardato il Capelli con raggi X rendendolo Mutante Cp B144… mi sembra di essere nel film X-Man… in questo modo il Creso diventa “…con piante basse e vigorose, spighe molto fertili, resistente alle malattie e in particolare alle ruggini…” ed io aggiungo… la sua farina ha una lunga scadenza (verifica tu stesso sulla confezione che hai in casa)… al contrario la farina di Timilia deve essere consumata entro 4 mesi dalla molitura perché senza trattamenti chimici… un sogno!!!

Dopo queste notizie, forse, credo, sia il caso che tu prenda i dovuti provvedimenti… approfondisci l’argomento, valuta come risolvere questo tuo problema sull’alimentazione e se hai bisogno di altri dettagli, chiedi pure… Buon Appetito NO OGM!!!