Il 2012 sarà ricordato come l’annus horribilis dei consumi: crolla il potere d’acquisto delle famiglie e cadono i consumi di molti capitoli di spesa ormai giudicati superflui. Addirittura, si comincia a tagliare anche a tavola.

Il bio è in netta controtendenza rispetto a tale scenario: non solo resiste, ma guadagna terreno. Ad oggi, i prodotti biologici entrano nelle tavole di oltre 13 milioni di famiglie italiane.

L’Osservatorio curato da Nomisma per conto di Sana (la più importante manifestazione del biologico e del naturale) indica che nel 2012 il 53% delle famiglie italiane ha acquistato in almeno un’occasione prodotti alimentari bio. L’indagine ha dunque certificato come questa tipologia di prodotti entri nella dispensa di una famiglia su due, trend positivo favorito da un’offerta ormai completa. Gli assortimenti abbracciano infatti tutte le merceologie di prodotto: gli scaffali della distribuzione specializzata propongono mediamente 4000 referenze bio.

I consumatori preferiscono un prodotto biologico perché presenta una qualità più elevata rispetto ai prodotti convenzionali e perché è innanzitutto più sicuro. La ricerca di garanzie aggiuntive è ancora più forte nelle famiglie dove vi sono bambini di età inferiore ai 12 anni. La presenza di figli piccoli è un forte stimolo all’acquisto di prodotti biologici, soprattutto quelli ad alta frequenza di consumo che si utilizzano giornalmente per la colazione e la merenda.

L’altro fattore che testimonia la positiva performance dei prodotti alimentari biologici va individuato nell’identikit del consumatore. Chi compra bio è meno sensibile al prezzo, non solo quando acquista biologico ma anche per i prodotti alimentari in generale. Cresce il bio nel carrello quando il responsabile della spesa è laureato, dove il reddito medio mensile familiare è alto, nel Nord e nel Centro Italia e dove c’è più offerta distributiva.

Per il futuro sembra prevalere un ragionato ottimismo sullo sviluppo di tali prodotti. I responsabili di acquisto intervistati da Nomisma hanno infatti fornito risposte promettenti sul trend della spesa per gli alimenti biologici nei prossimi 12 mesi: il 76% dichiara che non cambierà l’importo destinato a tali prodotti; sul fronte opposto invece è positivo il saldo tra chi ritiene che tale spesa crescerà (13%) e chi diminuirà (8%).

Il biologico ha così tutte le carte in regola per mantenere saldo il timone della propria crescita per gli anni futuri.

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