Aumenti dell’assicurazione, dei libri scolastici, dei biglietti dei treni, degli alimentari, cui si somma il rischio di nuove ricadute anche sulle bollette, se non verranno effettuati attenti controlli per evitare che la Robin tax venga ‘traslata’ sui consumatori. “E’ assolutamente insopportabile che in molti settori dell’economia si stiano verificando aumenti di prezzi e tariffe”. A lanciare l’allarme sono Rosario Trefiletti (Federconsumaotori) ed Elio Lannutti (Adusbef), che denunciano: “Le ricadute saranno oltretutto pesantissime per le famiglie e potranno raggiungere a regime un taglio del loro potere di acquisto di oltre i 2000 Euro annui, pari all’86% delle poste definite in manovra”. A settembre sono in arrivo nuovi aumenti dei prezzi che porteranno la cosiddetta “stangata” di quest’anno ad oltre 1.500 euro.

Gli incrementi maggiori riguardano il trasporto locale, che registra un’impennata tra il 25% e il 30%, ma sono forti gli aumenti anche di alcune tariffe, come quella dei rifiuti (con un incremento tra il 9% e 10%), e delle assicurazioni auto (che registra un aumento tra il 10% e il 12%). I dati aggiornati, resi noti dal Federconsumatori e Adusbef, arrivano dall’Onf. La stangata per il 2011, osservano le associazioni in una nota, “si fa sempre più grave e che, con l’aumento del costo del denaro e con l’aggiunta dei costi per i prodotti scolastici, crescerà ulteriormente”.

L’aumento del costo del denaro deciso inciderà anche sui mutui e sui prestiti, e con l’aggiunta dei costi per i prodotti scolastici, libri e corredo, crescerà ulteriormente. Trefiletti e Lannutti chiedono di “avviare severi controlli e verifiche per eliminare ogni ombra di speculazione”.

A pesare sulle tasche degli italiani, calcolano le associazioni, è soprattutto la voce alimentari, la più consistente con 367 di aumento, pari ad una percentuale di circa il +5%., mentre il trasporto su ferro cresce di 122 euro. In forte aumento anche il trasporto pubblico locale (+41 euro) e i servizi bancari più mutui (+98 euro). L’aumento del carburante costerà alle famiglie italiane 240 euro e un costo aggiuntivo di 117 euro arriverà dai derivati del petrolio, detersivi, plastiche e prodotti per la casa.

Per assicurare l’auto si spenderanno 105 euro in più, mentre le tariffe autostradali incidono per 37 euro. Pesante anche l’aumento che si legge sotto la voce tariffe gas (105 euro), a cui si aggiungono le tariffe elettriche (+19 euro), dell’acqua (+21 euro), dei rifiuti (+41 euro) e, infine il riscaldamento (+180 euro). La maggiore spesa che le famiglie dovranno affrontare a causa dei rincari, in media, è di 1.521 euro

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