In tempi di crisi le banche chiudono i rubinetti dei prestiti. Così, i consumatori si rivolgono al social lending, la nuova frontiera per i finanziamenti. Si tratta di prestiti tra privati attraverso piattaforme gestite su internet, con il vantaggio di poter contare su tassi d’interesse inferiori. Ecco come funziona.

Occorre sempre tenere ben presente che, anche se avvengono senza passare da una banca, si tratta di prestiti veri e propri. La transazione è sicura per entrambe le parti. L’intera operazione si svolge tramite piattaforma online, autorizzate che mettono in contatto che ha bisogno di un finanziamento con persone disposte a prestare denaro.

Per il prestatore, il social lending sarà una forma d’investimento alternativa ai canali tradizionali, che gli frutterà degli interessi. Chi riceve il prestito, invece, potrà beneficiare di un tasso d’interesse più basso rispetto all’offerta bancaria grazie al fatto che non ci sono spese d’intermediazione da sostenere.

Oggi sempre più spesso i piccoli risparmiatori non sono soddisfatti per gli interessi che vedono riconosciuti ai loro investimenti dagli istituti di credito. Per chi vuole far rivalutare il proprio denaro, senza inoltrarsi in complicate operazioni finanziarie che in questo momento non sono proprio viste di buon occhio, può prendere in considerazione l’alternativa di un investimento a breve-medio periodo offerto dal social lending.

La somma si trasferisce attraverso un bonifico in banca oppure online e ogni mese il prestatore riceverà sul suo conto corrente una rata comprensiva dei soldi e degli interessi. Per minimizzare il pericolo di perdite, la somma messa a disposizione verrà suddivisa su più richiedenti in modo da limitare le possibilità d’insolvenza. In pratica, se qualcuno non restituisce i soldi, il prestatore non corre il rischio di perdere tutta la somma investita.

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