Creatività, competenze imprenditoriali e una preparazione che comprende anche il marketing. Figure emergenti, gli stilisti floreali sono i fioristi di ultima generazione che sanno allestire una scenografia floreale che cattura l’attenzione. Con grande manualità, creatività, gusto e le necessarie conoscenze botaniche. Nasce un mestiere di nicchia per chi vuole esaltare la perfezione dei fiori.

Unire fiori, foglie, steli e rami al design: ecco il segreto del flower designer, un nuovo professionista che punta essenzialmente decorativo. I suoi clienti? Chiunque, dagli sposi agli organizzatori di eventi. Il campo dell’organizzazione di eventi offre possibilità di lavoro sempre più ampie e crea professionalità sempre più specializzate. In genere opera in un negozio di fiori. Ma più che un commerciante, è un artigiano.

“Stare in negozio è una fortuna, ma anche un handicap. Come potrebbe un cuoco lavorare in un negozio di generi alimentari? La scommessa è che presto nascono dei veri e propri atelier di floral design, ove si tratti soltanto un prodotto artigianale e all’avanguardia” afferma Fabrizio Panone, flower designer e titolare di Jazzfiori a Pescara. “Ho indirizzato il mio stile verso il filone ecologico: vietatissimo il fiore artificiale, mai elementi inorganici, a patto che non si tratti di riciclaggio”.

Come si forma un flower designer? “La scuola Federfiori (Federazione nazionale dei fioristi), dove mi sono formato e insegno, è la più accreditata in Italia. Si può conseguire il diploma di fiorista europeo e continuare con un percorso superiore, quello di floral designer”.

I guadagni dipendono dal negozio per cui si lavora, dal suo prestigio. “Siamo ancora troppo pochi in Italia. E dobbiamo sfatare un luogo comune: il floral designer non realizza solo composizioni bizzarre e ipermoderne. Il design è qualsiasi cosa si esprima graficamente, con linee, forme, colori… Tre componenti che i fiori possiedono già naturalmente”.

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